Sindri Runudde artista cieco di origini svedesi, trascorre a maggio 2019 un periodo di residenza al CID per sviluppare e approfondire la sua pratica d’
improvvisazione.
Un processo di ricerca nato da una creazione sviluppata dal coreografo tre anni fa con
sound-piece interattivo, una piattaforma con microfoni da contatto che amplificano i suoni del corpo.
Le idee di base all'interno di questo processo creativo sono l’
esplorazione sensoriale e la
tattilità come guida per espandere la consapevolezza fisica ed essere in grado di comporre e
coreografare attraverso il tatto.
Il coreografo al CID ha approfondito soprattutto l’idea del
suono come tocco, la
connessione tra suono e movimento condividendo questo periodo di ricerca con la
compositrice elettroacustica Marta Forsberg e un
gruppo di volontari del territorio.